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L'olio bio migliora la vita

Perché l’olio extravergine biologico ci migliora la vita

ALIMENTAZIONE di PAOLA MAGNI
da Lifegate  

L’olio extravergine è un alimento unico, per gusto, proprietà benefiche, utilizzo in cucina. Quando è biologico arriva addirittura a migliorarci la vita. Perché sfrutta metodi che non danneggiano il suolo, l’ambiente e la nostra salute. Ma che, anzi, ne accrescono la vitalità. 

Quando un olio extravergine di oliva si può definire biologico? Quando la sua produzione è stata ottenuta rispettando le direttive del regolamento Ue sulla produzione bio, normativa che distingue la produzione agricola dalla trasformazione. Il valore aggiunto dell’olio biologico, infatti, sta più nella coltivazione in campo che nella lavorazione del prodotto: è nell’oliveto che non si utilizzano fertilizzanti e antiparassitari chimici di sintesi e si arricchisce il terreno con la rotazione delle colture, con concimi organici e residui di potatura interrati. 

Nel campo biologico la crescita delle erbe infestanti viene tenuta a bada attraverso tecniche agricole come le arature superficiali e gli sfalci, pratiche sostenibili che proteggono la biodiversità del territorio e la salute del pianeta. Per quanto riguarda la trasformazione, l’olio biologico non deve attenersi a obblighi diversi da quelli a cui è sottoposto l’olio convenzionale. 

Tutti gli extravergini, infatti, per potersi definire tali devono essere lavorati rispettando pratiche virtuose che vanno dalla raccolta delle olive fino all’imbottigliamento finale. Se le olive vengono raccolte da terra anziché dall’albero, se vengono trasportate e stoccate in modo inadeguato, frante dopo troppo tempo dalla raccolta e magari pure ad alta temperatura, l’olio non avrà le caratteristiche necessarie a meritare in etichetta la scritta “extravergine”, convenzionale o biologico che sia.

olio extravergine biologico
Nel campo biologico la crescita delle erbe infestanti viene tenuta a bada attraverso tecniche agricole sostenibili che proteggono la biodiversità del territorio e la salute del pianeta.

A scanso di equivoci, comunque, gli enti certificatori del bio forniscono ai propri controllati un disciplinare che raccoglie le azioni consigliate per ottenere il miglior extravergine, con suggerimenti che servono a mantenere nell’olio il più alto grado di antiossidanti naturali , la miglior acidità, le maggiori proprietà benefiche. 

Come prescrizione per evitare le contaminazioni, i certificatori suggeriscono alle aziende produttrici di utilizzare linee differenti per trasportare olio biologico e olio convenzionale oppure, se le tubazioni sono comuni, chiedono di escludere temporaneamente il passaggio dell’olio convenzionale per lavare l’impianto e poterlo poi utilizzare per il trasporto dell’olio biologico.

da Lifegate